Gesù risorto ai suoi discepoli:
“Vi dico beati. Vi vedo beati. Voi siete beati.
Perché io che sono qui con voi, sono contento di esserci.
Io ho un Padre contento. E io sono la sua gioia visibile:
gioia di creare la vita, gioia di vederla crescere autonoma.
Ha dato a me tutta la sua felicità. E io questa gioia la dò anche a voi.
Beati voi, anche se avete qualche dispiacere e talvolta non vi mancano le lacrime.
Beati voi, anche se siete poveri e non avete altre sicurezze che questa felicità.
Beati voi, anche se vi prendono in giro... anche se vi fanno del male...
Io vi dico che si può andare fino in fondo ad amare. Lo so che spesso
vi sembrerà di averla persa di vista questa beatitudine.
Pazienza, si riprende. Vigilate... Tenete duro...”.
Cosa vuol dire essere "povero di spirito"?
Essere povero di spirito
è rendersi disponibile a ritornare a quell’uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio;
è mettere a disposizione degli altri oltre ai beni materiali, anche il dono che ciascuno ha ed è;
è mettere in comune per condividere l’ineffabile dono della comunione tra noi e nella Chiesa;
è il non far pesare sugli altri la propria ritenuta sufficienza o autosufficienza;
è accettare di non capire tutto; è accettare di essere voluti bene;
è scegliere i poveri non per fare i grandi, ma per diventare piccoli con loro
e dire che il loro valore è infinito di fronte a Dio;
è vivere il cammino della felicità come una “assunzione di responsabilità”;
è accogliere il dono della Chiesa come punto di raccordo fondamentale che ci porta a Gesù.
Beati i puri di cuore... perché non inquinano se stessi né con pensieri di vendetta
né con parole di menzogna né con azioni di distruzione.
Beati coloro che sanno dire “no, grazie” al successo cui li spinge la mente,
alla superbia e al delirio di onnipotenza di uno spirito malato.
Beati i puri di cuore perché hanno un corpo sano,
una mente lucida e uno spirito innocente.
Beati quelli che sono trasparenti come acqua di ruscello,
che fanno ciò che dicono e dicono ciò che pensano,
che guardano dritto negli occhi quando parlano perché non hanno nulla da nascondere.
Beati e felici tutti quelli
che, trovandosi soli e abbandonati, continuano ad amare,
perché sanno di essere amati da Dio.
Beati quelli che accettano
con sguardo fiducioso e sereno i propri limiti,
perché scopriranno la felicità dell’umiltà.
Beati quelli che vivendo la propria povertà
seminano allegria intorno a sé,
perché conosceranno la gioia di vivere.
Beati quelli che non fomentano l’egoismo di vivere
cercando le proprie sicurezze,
perché le vedranno soddisfatte.
Beati quelli che si accostano alla sofferenza altrui,
perché non mancheranno mai di compagnia.
Beati noi se ci facciamo ascolto di Colui che è Parola
ed ha il potere di scaldare il cuore e aprire gli occhi,
per riconoscerlo risorto e correre per portare al mondo
l'annuncio di una festa nuova.
Beati noi se, avendo viva nella mente e nel cuore
l'icona del Figlio di Dio in ginocchio davanti all'uomo,
mentre lava i piedi ai discepoli,
stiamo gli uni di fronte agli altri in atteggiamento di servizio,
con rispetto, venerazione, serenità, amore,
cosi come si sta davanti a Dio.
BEATO/A TE...
Beato te che, povero in spirito, non ti affanni per le cose di questa terra.
Dio sarà la tua ricchezza
Beato te che, soffrendo per il male che c’è nel mondo, ti lasci raggiungere dal dolore degli altri.
Dio ti darà la sua consolazione.
Beato te che, avendo un cuore mite, al male rispondi con il bene.
Dio ti darà la comunione con lui.
Beato te che, avendo fame e sete di santità, non ti senti mai sazio/a di Dio.
Dio ti darà la pienezza della vita.
BEATA LA COPPIA
Beata la coppia che tenta ogni giorno di volersi bene, perché in essa ci sarà un’eterna primavera.
Beata la coppia che sa mettersi nei panni dell’altro/a e cerca di capirne il punto di vista.
Beata la coppia che non va mai a dormire senza prima aver risolto i propri dissidi.
Beata la coppia che non va sempre di corsa per il lavoro, la spesa, le varie occupazioni…
così che la loro casa non diventa mai un’azienda in cui produrre molto in poco tempo,
o un albergo per nutrirsi e cambiarsi.
Beata la coppia che riesce a dire: “Non c'è alcuna ragione perché noi restiamo insieme…,
ma ve ne sono così tante per non lasciarci”.
BEATITUDINI PER IL TEMPO DI NATALE
Beata la Vergine Maria: ha portato nel grembo il Salvatore del mondo.
Beato Giuseppe: testimonia che ogni Bambino ha per padre Dio.
Beati gli Angeli: hanno cantato la Notizia più bella.
Beati i Pastori: non hanno dubitato all’annuncio della Nascita.
Beati i Magi: hanno trovato Dio in un Bambino con sua Madre.
Beati i Bambini: hanno come primo Amico Gesù Bambino.
Beate le Scuole dell’infanzia: sono un grembo traboccante di Bambini.
Beate le Mamme: moltiplicano il mistero della vita.
Beati i Papà: sono i custodi premurosi della Mamma e del Bambino.
Beati i Nonni e le Nonne: si riscoprono di nuovo Papà e Mamma.
Beati i Nonni e le Nonne in cielo: sono nella gioia di un mare di Bambini.
(Mons. Claudio Livetti)
BEATI I RAGAZZI
Beati i ragazzi che non pensano solo ai soldi,
ma si spendono gratuitamente: Dio li accoglie nella sua famiglia.
Beati i ragazzi che si accorgono di chi soffre:
quando piangeranno Dio sarà con loro.
Beati i ragazzi teneri di cuore,
che non fanno i prepotenti: sono 'forti' agli occhi di Dio.
Beati i ragazzi che non scendono a compromessi:
grazie a loro Dio risanerà le ingiustizie del mondo.
Beati i ragazzi che sanno perdonare sempre:
in loro si riflette la bontà di Dio.
Beati i ragazzi che sono trasparenti come l'acqua:
riflettono sempre il volto di Dio.
Beati i ragazzi che fanno pace sui campi di gioco:
tutti li riconosceranno come figli di Dio.
Beati i ragazzi che sono fedeli nelle piccole cose di ogni giorno:
ad essi Dio regala la sua infinita amicizia.
BEATITUDINI DELL'ANZIANO
Beati quelli che rispettano i miei piedi zoppi e le mie mani paralizzate.
Beati quelli che comprendono lo sforzo
che le mie orecchie devono compiere per comprendere le loro parole.
Beati quelli che si accorgono della mia vista indebolita
e del mio pensiero che si forma al rallentatore.
Beati quelli che con un amabile sorriso
mi fanno dono del loro tempo per conversare con me.
Beati quelli che mi consentono di evocare e gioire nel ricordo dei tempi passati.
Beati quelli che mi ricordano che sono stato amato e stimato e mi consolano, assicurandomi di non essere abbandonato
BEATI NOI
Beati noi, se formati alla dolcezza dei forti,
sappiamo rinunciare alla potenza funesta dell’odio e della vendetta,
e abbiamo la sapienza di preferire al timore che incutono le armi,
la generosità del perdono, l’accordo nella libertà e nel lavoro,
la conquista della bontà e della pace.
Beati noi, se facciamo non dell’egoismo il criterio direttivo della vita,
e del piacere il suo scopo,
ma sappiamo invece scoprire nella temperanza una fonte di energia,
nel dolore uno strumento di redenzione,
e nel sacrificio la più alta grandezza.
Beati noi, se preferiamo essere oppressi che oppressori,
e se abbiamo sempre fame di una giustizia in continuo progresso.
Beati noi, se per il regno di Dio sappiamo, nel tempo e oltre il tempo,
perdonare e lottare, operare e servire, soffrire ed amare.
Non saremo delusi in eterno. (Paolo VI)
VOI SIETE BEATI
“Vi dico beati. Vi vedo beati. Voi siete beati.
Perché io che sono qui con voi, sono contento di esserci.
Io ho un Padre contento.
E io sono la sua gioia visibile:
gioia di creare la vita, gioia di vederla crescere autonoma.
Ha dato a me tutta la sua felicità.
E io questa gioia la dò anche a voi.
Beati voi, anche se avete qualche dispiacere e talvolta non vi mancano le lacrime.
Beati voi, anche se siete poveri e non avete altre sicurezze che questa felicità.
Beati voi, anche se vi prendono in giro... anche se vi fanno del male...
Io vi dico che si può andare fino in fondo ad amare.
Lo so che spesso vi sembrerà di averla persa di vista questa beatitudine.
Con pazienza riprendete il cammino.
La meta sta davanti a voi.
Vostro è il Regno dei cieli!”.
BEATO/A TE...
Beato te che, povero in spirito, non ti affanni per le cose di questa terra.
Dio sarà la tua ricchezza
Beato te che, soffrendo per il male che c’è nel mondo, ti lasci raggiungere dal dolore degli altri.
Dio ti darà la sua consolazione.
Beato te che, avendo un cuore mite, al male rispondi con il bene.
Dio ti darà la comunione con lui.
Beato te che, avendo fame e sete di santità, non ti senti mai sazio/a di Dio.
Dio ti darà la pienezza della vita.
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